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"La noia è un colore primario. La raccolta di Alessandro Canali sorprende già nel titolo. Siamo abituati a considerare la noia come una mancanza: di stimoli, di interessi, di ideali. La noia è quella fuliggine della vita a cui non sappiamo dare un nome. Ma non qui. Tra le righe di queste poesie la noia è il sentimento da esorcizzare, il blocco di partenza, il trampolino in attesa del tuffo. Potrei dire che Alessandro, nel laboratorio "In bilico sui versi", è la voce fuori dal coro, il verbo irregolare, la pulce che mette in guardia contro l'appiattimento della parola. [...] Possiamo superare o arginare le burrasche usando il salvagente delle parole se, come Alessandro Canali, filtriamo la realtà con l'ironia cercando di non prenderci troppo sul serio." (Dalla prefazione di Laura Pezzola)